IT / EN

Energia a ciclo chiuso

26/09/2012

Apparso su: Mondo Agricolo - Luglio/Agosto 2012

 

Nell’azienda La Bellotta di Luca Remmert si sperimenta il trattore all’idrogeno. Il pieno lo fa con le rinnovabili aziendali.

La Bellotta è l’azienda agricola di Luca Remmert, un forte impegno per Confagricoltura (già componente della Giunta nazionale e presidente provinciale), prima ancora per l’Anga e, ancora oggi, per il territorio torinese (è vicepresidente della Compagnia di San Paolo). A lui si deve la svolta da tradizionale azienda agricola a moderna impresa sostenibile, grazie a una rivoluzione graduale delle attività: per la zootecnia, dalle duecento vacche da latte degli anni Sessanta si è passati a mille bovini da carne nel 1980 e all’attuale allevamento avicolo di novemila galline per la produzione di altrettante uova biologiche. Per le colture, oggi si annoverano cereali, mais, triticale, prati stabili, boschi cedui, piante da legno, oltre ad alcune coltivazioni biologiche. In tutto circa quattrocento ettari a pochi chilometri da Torino, tra il Parco regionale della Mandria e il torrente Stura, a breve distanza dalla Reggia di Venaria.

La trasformazione de La Bellotta si completa nel 2010 con la costruzione dell’impianto di biogas alimentato dalle produzioni aziendali, e anticipato, due anni prima, dalla posa di pannelli fotovoltaici da circa 180kW sui capannoni un tempo rivestiti di Eternit: circa tremila metri quadrati completamente integrati nelle coperture degli edifici, in modo da non impattare con l’ambiente circostante. Tradotto in energia, questo significa 216.000 kW/anno.

L’impianto di cogenerazione di biogas ha una potenza elettrica di 1 MW; annualmente, tramite la digestione anaerobica delle biomasse e dei reflui zootecnici dell’azienda, genera circa 8,5 milioni kWh immessi nella rete elettrica nazionale. Per chi non ha dimestichezza con questi valori bastano due riferimenti per coglierne il senso: l’impianto di biogas permette la produzione di energia elettrica annuale per diecimila persone; quello fotovoltaico consente di risparmiare oltre 120 tonnellate all’anno di anidride carbonica, oppure 43 tonnellate equivalenti di petrolio.

“La filosofia aziendale è ispirata al raggiungimento della sostenibilità totale che stiamo raggiungendo con continui investimenti nel campo dell’innovazione di prodotto e di processo – spiega Luca Remmert – .Ci abbiamo sempre creduto: prima ancora che entrassero in vigore le norme per la salvaguardia ambientale abbiamo adottato ‘buone pratiche’ in ogni segmento produttivo, anticipando tecniche ancora oggi non automaticamente correlate al concetto di attività agricola e zootecnica. Sono stati quindi messi in pratica metodi biologici certificati, si è ridotto l’impiego di energia, fino ad arrivare alla produzione, con l’impianto di biogas, di 15.000 tonnellate all’anno di digestato in grado di soddisfare praticamente l’intero fabbisogno delle coltivazioni de La Bellotta, che ora non utilizza più concimi chimici”.

La fertilizzazione, inoltre, avviene tramite una rete di sette chilometri di tubazioni interrate in cui passa il prodotto, che, con apposite attrezzature, viene iniettato direttamente nel terreno.

L’ultimo passo nel cammino della sostenibilità è rappresentato da una sperimentazione altamente innovativa partita nel 2010 con la New Holland e inserita tra i migliori programmi del ministero per lo Sviluppo economico “Industria 2012 – Nuove tecnologie per il Made in Italy”.

“New Holland Agricolture - dice Remmert - ha scelto La Bellotta per provare il trattore NH2TM a idrogeno di seconda generazione, a zero emissioni. Il concetto di indipendenza energetica dell’azienda è incentrato sulla capacità dell’impresa agricola di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili a basso impatto ambientale, di stoccarla sotto forma di idrogeno e di riutilizzarla facilmente. In questo modo il ciclo diventa veramente completo, andando a raggiungere traguardi significativi”.

Per il forte grado di innovazione, La Bellotta è stata scelta come meta di una giornata-studio organizzata dall’Anga di Torino, aperta ai giovani di Confagricoltura, prevista per il prossimo 14 settembre.